Oggi andremo a parlare di un romanzo che ha attirato la mia attenzione grazie alla meravigliosa immagine di copertina e al titolo davvero suggestivo. Quando ho iniziato a leggerlo temevo che mi sarei bloccata presto e invece, a parte l’inizio lento, il resto del romanzo è un piccolo gioello che ho apprezzato parecchio. Giulia Dal Mas, autrice di cui non avevo letto nulla, mi ha sorpresa e colpita.
Andiamo subito ai dettagli del romanzo.
Titolo: Quando fioriranno le rose
Autore: Giulia Dal Mas
Editore: Amazon Publishing
Costo e-book: 3,99 € (Gratis su Kindle Unlimited)
Costo cartaceo: 9,99€ (in offerta a 8,51€)
Pagine: 311
Trama
Una storia intensa come cioccolato fondente e pungente come spine di una rosa.
Quando Sophie arriva a Perugia nasconde nell’anima un grande dolore. Decide perciò di buttarsi nel lavoro e godere degli incantevoli scorci cittadini e dell’amicizia con Nicola, il maestro cioccolatiere appena conosciuto.
Incaricata dalla casa d’aste francese Saint-Lazare, Sophie ha il compito di stimare l’eredità di Caterina Donati che, morta pochi mesi prima, ha lasciato all’avido erede villa Matilde, magione di famiglia, e la Bottega, la liuteria a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Un giorno Sophie troverà il diario della defunta e la sua vita verrà così proiettata nel 1944, in un passato ricco di storie pungenti come rose e intense come le melodie suonate dal violino del capitano Mitchell, il soldato inglese che sconvolse il cuore della giovane Caterina.
Immergendosi in quelle pagine, Sophie scoprirà profonde e dolorose affinità tra la vita di quella ragazza d’altri tempi e la sua realtà di donna moderna.
Un segreto in particolare angoscerà Sophie, spronandola a indagare più a fondo tra le pieghe di quel passato ancora capace di dare speranza al suo presente e, forse, anche al suo cuore ferito…
Opinione
Questo romanzo inizia in sordina e, devo ammetterlo, ho faticato un po’ all’inizio ma la storia acquista valore grazie a Caterina, forte e piena di buoni sentimenti.
Il romanzo si apre con Sophie che viene ingaggiata per fare una stima dei beni lasciati da Caterina al nipote arrivista. La donna ha lasciato una liuteria e una villa, villa Matilde, a cui era molto legata ma proprio in questi luoghi si nasconde il diario della donna che ci permetterà di tornare indietro nel passato, un passato che riguarda la guerra, un amore e tanti segreti, un passato che ho apprezzato molto di più del presente.
Non c’era più nulla, solo quella musica che non aveva un nome e scivolava sul dolore lenendo ogni ferita, cancellando ogni errore.
È una storia molto delicata e intensa, ho amato l’amore di Caterina per i suoi violini e mi si è spezzato il cuore per le sue sofferenze. L’ho sentita più vicina come personaggio e talmente tanto vera da poterne toccare le emozioni.
Sophie, pur essendo una donna interessante e dalle molteplici qualità, mi è risultata più meccanica, meno viva e nitida, offuscata totalmente dalla luce e dalla storia incantevole di Caterina.
L’amore è il letmotiv di tutto il romanzo che si fa avvincente in maniera lenta ma in continua salite.
Ho apprezzato questo libro per il messaggio di amore, di forza, di coraggio e speranza. Non si può restare indifferenti a una sofferenza tanto grande come quella che colpisce le due donne rendendole quasi una cosa sola, e non si può non senirsi infuriati per una menzogna che può privarci dell’unico amore che ci avrebbe cambiato l’esistenza.
Non aggiungo altro, è sicuramente un romanzo da leggere e che consiglio caldamente.
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