Buongiorno viaggiatori,
oggi parliamo dei libro di Chiara Parenti, La verità è che non sei distante abbastanza.
Ho letto questo testo per una curiosità morbosa verso le storie che parlano della quarantena. Ogni volta che ne esce uno, essendo che sto scrivendo una storia ambientata nel medesimo contesto e periodo storico, mi sale l’ansia di aver avuto la stessa idea di qualche altra collega. Sicuramente una fobia insensata, me ne rendo conto, ma ognuno ha le sue. Sfatata, fin dalle prime righe, la questione sull’uguaglianza con il mio testo ho tirato un sospiro di sollievo e mi sono goduta questo romanzo fresco, divertente e con quel pizzico di realtà che non guasta mai.
Quindi andiamo a conoscere i dettagli di questa lettura.

Titolo: La verità è che non sei distante abbastanza
Autore: Chiara Parenti
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary Romance
Data di pubblicazione: 12 Maggio 2020
Costo e-book: 2,99 € (Disponibile su Kindle Unlimited)
Numero pagine: 181

Un’ipocondriaca costretta in casa con l’ex fidanzato durante una pandemia globale. Riuscirà a sopravvivere al lockdown?
Marzo 2020.
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno. Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane.
Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa. Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?
INNAMORARSI ANCORA O IMPARARE AD AMARE: TU COSA SCEGLI?


Chiara Parenti (1980) è nata e vive a Lucca. Dopo l’esordio nella collana Youfeel di Rizzoli con “Tutta colpa del mare (anche un po’ di un mojito)”, ha pubblicato “La voce nascosta delle pietre” e “Per lanciarsi dalle stelle” con Garzanti e “Un intero attimo di beatitudine” con Dea Planeta.
“La verità è che non sei distante abbastanza” (2020) è il suo primo romanzo da selfpublisher.
Info: www.chiaraparenti.com.

Ho scoperto l’ultimo romanzo di Chiara Parenti, grazie alla mia amica e collega, Fabiana. Così, sotto suo consiglio, ho acquistato la mia copia digitale durante una promozione che lo vedeva in offerta a 0,99€.
Appena aperto “La verità è che non sei distante abbastanza” mi sono resa conto che mi sarei divertita e che avrei ritrovato in Elena un po’ delle paranoie che mi hanno accompagnata durante la quarantena.
Per una maniaca del controllo come me, le sorprese non sono sorprese, sono attentati a un equilibrio mentale già piuttosto precario.
Elena è una di noi, una donna con una paura terribile di fare la spesa e di uscire nonostante condivida l’appartamento con l’unico uomo al mondo con cui non vorrebbe condividerlo. Il suo ex che l’ha tradita gettandola nel baratro dell’insicurezza.
La nostra protagonista, seppur brillante, spiritosa e spigliata in realtà si porta dietro una grandissima insicurezza dettata dal rapporto con sua madre. Il tradimento di Lorenzo, o Lostronzo come lo chiama lei, non fa che minare maggiormente la sua autostima.
Ma chi ha detto che un lockdown debba per forza essere una prova di forza?
Farsi la guerra è stancante e forse, a volte, ci sono altri modi per affrontare i problemi che non prevedono urla, dispetti e insulti.
Sono le bare che sfilano a Bergamo a gettare la coppia nel baratro della riflessione, nella certezza quasi assoluta che la vita, seppur imprevedibile, resta un dono e come tale va assolutamente rispettata. È dal dolore che si rinasce, che ci si focalizza su ciò che è realmente importante.
Quelle bare, in un attimo, non fanno altro che aprire tra i due giovani una breccia nella coscienza ed è da questa che parte il dialogo che sfocia in una tregua. Dove prima non c’erano altro che urla, prevaricazioni e prese di posizioni si crea un ambiente in cui respirare e da cui non voler sfuggire.
… il perdono è un atto d’amore. Se lasci che l’amore cresca dentro di te e riempia tutta la tua vita, allora riuscirai anche a perdonare. Più agisci con amore, più impari ad amare.
Siamo sicuri che la colpa sia sempre e solo di una persona se una storia finisce? Che il tradimento sia la causa di tutto?
È importante interrogarsi e mettersi in discussione per capire quando le cose hanno iniziato a colare a picco, trovare la falla e decidere se è davvero tutto irrecuperabile.
Nel viaggio di riscoperta di loro stessi, del passato e del presente trovano motivi di condivisione ma anche di dialogo per ripercorrere insieme la loro storia, per trovare i punti deboli, quei cardini che a un certo punto hanno ceduto sotto il peso della routine, del lavoro, della voglia disperata di carriera dimenticandosi del prossimo. Dimenticandosi di ciò che è importante: le persone che amiamo.
L’amore è una pianta e va curata come ogni altra cosa a cui si tiene. Amore è costanza e sacrificio, ma anche parole, dialogo che non si esaurisce con: che cosa mangiamo questa sera?
L’importanza del come stai, del sei felice, del ti amo non perde valore ma pochi se ne rendono conto.
Elena e Lorenzo però hanno una seconda chance per ricucire un rapporto strappato in più punti. E da una quarantena che sembra un punizione divina si renderanno conto che in realtà è un’occasione per lavorare su se stessi, sulle loro paure e le mancanze.
L’orgoglio, il bisogno di avere ragione, di giustizia a tutti i costi, lasciali perdere, ti trascinano solo verso il basso, e invece tu devi volare.
Non posso dirvi come finisce, ma posso consigliarvi di leggerlo. Tra Elena e Lorenzo ci sono personaggi secondari di un certo spessore nonché divertenti. Attravero le avventure di Elena riviviamo insieme anche i canti sul balcone con canzoni intramontabili impossibili da non conoscere.
Un romanzo leggero, scritto, come ci rivela Chiara Parenti nei ringraziamenti, in quindici giorni dopo un periodo difficile e di grande preoccupazione ma che si è risolto nel migliore dei mondi tanto da permetterle di regalarci un testo dolce, frizzante, introspettivo ma soprattutto mettendo a nudo un po’ quelle che sono state le manie di tutti, non solo di Elena.
Promosso e assolutamente da leggere.
Il cuore che ci ha insegnato che amare vuol dire anche saper aggiustare le cose rotte, che non si butta via niente, nemmeno il dolore. Perché da quello si impara. E noi abbiamo imparato che amare è la cosa più difficile del mondo.

